La ‘terrificante’ immagine qui sotto mostra, senza avere bisogno di commenti, l’azione devastante esercitata dal calcare sulla resistenza di un comune boiler elettrico. Di seguito vediamo cosa si può fare per rallentare il processo di accumulo del calcare sulla resistenza.
Il dimensionamento della resistenza elettrica dei boiler commerciali é fatto in modo da garantire in tempi relativamente brevi il riscaldamento dell’acqua in esso contenuta. Per ottenere il sopraccitato obbiettivo e per contenere il costo della resistenza i Costruttori fanno lavorare le resistenze con temperatura superficiale elevata che favorisce l’accumulo di calcare perché più é alta la temperatura della resistenza e più rapido é il deposito di calcare su di essa e poi come tutti gli elementi resistivi più é elevata la temperatura di esercizio minore é la durata dell’elemento.
Chi é disposto ad accettare di riscaldare più lentamente l’acqua senza rinunciare alla temperatura desiderata, può interporre tra boiler e rete elettrica un elemento che riduca la tensione di alimentazione al boiler e in tal modo conseguire i seguenti quattro obbiettivi:
1) Ridurre la formazione del calcare
2) Aumentare la durata della resistenza
3) Migliorare la efficienza della trasmissione del calore dalla resistenza all’acqua.
4) Diminuire la potenza assorbita dalla rete riducendo il rischio di aperture dell’interruttore generale per carico eccessivo. Esiste più di un modo per ridurre la tensione di alimentazione del boiler ma qui ci focalizziamo su quello che presenta il miglior rapporto costi/benefici che é rappresentato dalla interposizione di un diodo di potenza tra rete a 220 Volts e boiler.
Il Diodo di risparmio é totalmente annegato in una resina isolante e risulta impossibile che si stabilisca qualsiasi contatto accidentale con parti in tensione da parte di chi si trova a maneggiarlo. All’interno del citato blocco c’e il diodo montato su dissipatore di calore che si rende necessario per smaltire qualche watt di perdite elettriche. Il dimensionamento del diodo di risparmio dell’immagine sopra é per boiler sino a 2000 watt di potenza nominale.
La vita attesa per tale componente é sostanzialmente infinita, a meno che sia verifichino corti circuiti a valle dello stesso. Dal blocco contenente il diodo escono due cavi: quello con la spina maschio va inserito nella rete a 220 Volts e quello con la spina femmina va collegato alla spina del boiler. Questa soluzione, infine, riflette i suoi effetti positivi anche sull’intero impianto elettrico perché dimezzando la potenza richiesta permette l’uso in contemporanea di altri elettrodomestici che magari con il contatore più piccolo, senza diodo di risparmio, facevano scattare ogni tanto l’interruttore generale.
Un’altro metodo per ridurre la potenza assorbita dal boiler é quello di usare un autotrasformatore per ridurre la tensione ai capi della resistenza. Basta disporre di un autotrasformatore 220/110 e il gioco é fatto.